BLOCKCHAIN ED EVASIONE FISCALE

Written on 11/22/2022


Il “crack” di FTX e la tempesta perfetta che ne sta scaturendo nel circuito delle criptovalute ha messo in apprensione tutto il mondo finanziario , economico ma anche politico . Non bisogna dimenticare che le cripto hanno sedotto da tempo anche i gestori globali di hedge fund . Nel 2021 la quota di gestori hedge che hanno inserito le cripto nel loro “ financial garden” era pari al 21% , a settembre 2023 era già oltre il 38%. Il problema delle cripto è senza dubbio alcuno capitato in un momento storico già di grande turbamento economico e finanziario. Da un report pubblicato infatti da Bank of America emerge come la percentuale dei “ big players” che si attende da questo mese un periodo di stagflazione di almeno 12 mesi a venire , sia pari al 92%. ( n.d.r. : per stagflazione s’intende la combinazione tra una forte inflazione, aumento della disoccupazione e shock dell’offerta con crescita economica piatta) . Il quadro economico nel quale è scoppiato il caso FTX vede , in ottobre , l’inflazione USA attestarsi al 7,7% mentre nell’ Eurozona è ai massimi storici con un 10,6%. Bloomberg prospetta per gli USA nel 2023 un PIL reale allo 0,4% , un’inflazione stabile al 4,2% e la disoccupazione passare al 4,3% ; questo quadro si completa con una stima delle probabilità di recessione al 62,5%. Per la zona euro sempre per l’anno 2023 si prevedono stime sul PIL al – 0,1% , inflazione al 5,8% e disoccupazione al 7,2% con probabilità di recessione all’ 80%. In questo quadro economico ad oggi , ma anche prospettico almeno nei prossimi 12 mesi, vengono sollecitati da ogni parte del mondo finanziario interventi urgenti e nuove regole non più procrastinabili quindi anche per il mondo crypto. . Il default di FTX è solo l’inizio e….. non è finita qui . Nouriel Roubini docente ed economista statunitense , professore di economia alla New York University pochi giorni orsono dal palco dell’ Abu Dhabi Financial Week ha dichiarato ed argomentato nel dettaglio : “… come ora il “ regolatore” dopo quello accaduto a FTX dovrebbe riflettere attentamente sulla situazione creatasi, perché Binance ( n.d.r. : la maggiore piattaforma di trading di criptovalute al mondo ) è una bomba ad orologeria e quando scoppia finirà peggio di FTX trascinandosi dietro tutto e tutti … “. Al di qua dell’ oceano l’ Europa si sta muovendo per usare la stessa “ tecnologia blockchain” per attivare la riscossione delle imposte e quindi contro l’evasione fiscale dirompente in questo specifico settore. E’ di questi giorni la decisione del Parlamento Europeo che ha adottato una “ risoluzione non vincolante” affinché gli Stati membri coordino nel migliore modo possibile la tassazione delle criptpvalute. Nel documento comunitario viene richiesta la valutazione delle diverse modalità attraverso cui attualmente ogni Stato membro tassa i criptoasset sulla base delle singole e diverse politiche fiscali nazionali in merito alla lotta fiscale all’evasione in questo campo specifico. La tassazione diretta degli asset in criptovalute dovrebbero quindi seguire i canoni di una tassazione equa ma finalmente anche trasparente ed efficace. Inoltre le singole Autorità di ogni singolo Stato dovranno prendere in considerazione un trattamento fiscale semplificato per i piccoli operatori economici e/o le piccole transazioni, ben fissando però prima il perimetro economico del termine “piccolo/e”. A questo punto il nocciolo della questione è che necessariamente venga data finalmente a livello giurisprudenziale e fiscale una definizione chiara e di facile lettura ed applicazione di “cosa” sia una criptovaluta oltre ad una spiegazione unanime e coerente di cosa possa costituire un “evento imponibile” . La risoluzione adottata dal Parlamento Europeo , fissa l’obiettivo specifico dell’uso della Blockchain per combattere l’evasione fiscale. In essa si afferma inoltre che le amministrazioni nazionali dovranno impegnarsi ad utilizzare tutti gli strumenti possibili in possesso per facilitare un’efficace riscossione delle tasse accertate , tra i modi applicativi viene identificata specificamente la Blockchain come uno di questi strumenti possibili. A livello tecnico applicando nella realtà fiscale si vede come la tecnologia Blockchain abbia caratteristiche uniche di automatizzazione della riscossione delle tasse. Contestualmente all’identificazione dell’importo da riscuotere si potrebbe limitare in modo dinamico la corruzione identificando in primis la vera proprietà di beni materiali ed immateriali , adottando così quadri normativi fiscali efficaci e puntuali. Condicio sine qua non è l’identificazione delle migliori pratiche di utilizzo della tecnologia in modo da poter migliorare la capacità analitica e di intervento delle amministrazioni fiscali di ogni singolo Stato.